Descrizione
6 video lezioni
Introduzione
Tutti noi siamo convinti che ci sia una realtà esistente di per sé. Una realtà che osserviamo, che tocchiamo, nella quale siamo immersi. Allo stesso modo siamo convinti che gli oggetti di cui tratta la scienza, come le particelle elementari, la forza di gravità o i mammiferi, esistano oggettivamente.
Eppure un dibattito epistemologico, durato tutto il Novecento e ancora irrisolto, ha seriamente messo in discussione la natura dei numeri e degli enti geometrici nella matematica, il valore dei fatti empirici nella fisica, la relazione fra soggetto e ambiente nella biologia.
Dove nasce il concetto di numero? Qual è la struttura dello spazio-tempo nel quale viviamo? Esiste un ambiente indipendentemente dagli organismi che vi abitano? Queste sono alcune delle domande, talvolta un po’ imbarazzanti ma, al contempo, sempre affascinanti, che affronteremo insieme, seguendo rigorosamente il procedimento logico della scienza e del ragionamento filosofico.
La posta in gioco è la comprensione della realtà del mondo e dell’oggettività di ciò che ci circonda, nel rispetto dei vincoli logici, fisici e naturali che sono imprescindibili nei processi cognitivi e nella vita stessa.
Numeri, idee, realtà
Qual è la natura degli oggetti matematici? Numeri, quadrati, triangoli, funzioni, insiemi sono i protagonisti del discorso matematico, tuttavia non sono accessibili attraverso i nostri sensi o gli apparati sperimentali, ma solo attraverso un complesso sistema di rappresentazioni che caratterizza il linguaggio matematico. Una posizione epistemologica radicata e diffusa considera gli oggetti matematici come entità appartenenti a un dominio ideale: questa è la visione platonica, nella quale nozioni e strutture hanno un’esistenza reale; secondo tale visione, in matematica “conoscere” significa “scoprire” gli enti e le loro relazioni.
Ma è proprio vero che la conoscenza matematica è un sistema di verità eterne e non modificabili dall’esperienza umana? Facendo riferimento alle Ricerche Filosofiche di Wittgenstein, metteremo in discussione la visione platonica. Attraverso un’analisi approfondita ed esempi concreti, smonteremo l’idea che la conoscenza matematica sia oggettiva, stabile ed eterna, avulsa dall’esperienza.
La struttura dello spazio, fra Geometria Euclidea e Relatività Generale
Quali sono le caratteristiche dello spazio in cui viviamo? La questione è stata affrontata dal pensiero greco antico e ha trovato una straordinaria sintesi, che sembrava definitiva, nel sistema assiomatico euclideo. All’inizio del Novecento, tuttavia, Hilbert la riformulò completamente, aprendo nuove e impensate possibilità all’idea di geometria. Durante l’incontro vedremo, in particolare, il passaggio da un sistema sostanzialista a uno formalista, e la nascita delle geometrie non euclidee.
Ma la storia dei postulati della geometria è anche la storia dell’idea di certezza, la ricerca di un sistema di ragionamento rigoroso, il tentativo di cogliere l’invisibile struttura dello spazio intorno a noi. Nel XX secolo, la Relatività generale di Einstein ha rivoluzionato definitivamente la nostra idea di universo, unificando spazio e tempo, facendo scomparire la forza di gravità e determinando la nascita della cosmologia moderna con i diversi modelli di universo.
La storia del concetto di spazio si intreccia, così, inestricabilmente, con la storia della ricerca di un sapere certo, fra matematica, fisica e filosofia.
L’habitat degli animali: azione e produzione di mondi naturali
Dove vivono gli animali? L’ambiente naturale prende diverse forme, a seconda dell’organismo o delle reti di organismi che lo abitano. Cercheremo di uscire da una visione antropocentrica, per verificare se ogni animale “vive nel suo mondo”, o se addirittura lo costruisce, e costituisce se stesso, attraverso la sua percezione e il suo comportamento.
La questione più importante è se dobbiamo pensare gli animali come oggetti viventi adattati a un certo oggetto-ambiente, o possiamo rintracciare un rapporto co-essenziale tra organismi e ambienti. E di che sostanza sarebbero fatti dunque questi ambienti e questi animali? Di fatto osserviamo una grande coerenza e adeguatezza dei rapporti tra un animale e il suo ambiente, ma non è chiaro come si originino e molti scienziati si sono cimentati con questo problema nel corso di tutto il Novecento.
Il problema dell’habitat sarà indagato a partire dall’etologia dei comportamenti costruttivi degli animali, dall’ecologia delle reti trofiche e dalla fisiologia della percezione animale. Ma soprattutto a partire dalla nostra capacità di contemplare la natura e di meravigliarci delle sue infinite storie e traiettorie vitali.
Temi delle lezioni
I lezione – Numeri, idee, realtà
Cosa vuol dire contare? Da dove vengono i numeri? Esistono gli oggetti matematici indipendentemente dal loro uso? La matematica si scopre o si inventa? Le verità matematiche sono immutabili?
II lezione – La struttura dello spazio, fra Geometria Euclidea e Relatività Generale
Qual è la storia del quinto postulato di Euclide? Cosa vuol dire misurare una distanza? Il teorema di Pitagora è valido in ogni circostanza? Esiste la forza di gravità? In che modo spazio e tempo sono connessi fra loro? In che senso si può dire che il tempo non esiste?
III lezione – L’habitat degli animali: azione e produzione di mondi naturali
Come scorre il tempo per un elefante? Come fanno i fenicotteri a orientarsi durante le migrazioni sul deserto del Sahara? Perché i pesci-elefante si fanno affascinare dalla frequenza elettrica delle loro femmine? Davvero il ragno produce la tela tenendo conto della capacità visiva della mosca? E… cos’è una Googlesfera, e che rapporto ha con la Biosfera?
Il metodo
Le lezioni, nella tradizione delle Vacances de l’Esprit, sono aperte a tutti: i temi saranno affrontati in modo concettuale e non è necessaria una preparazione specifica. Sarà dato ampio spazio al dibattito e alle domande, in modo da creare un contesto di dialogo, in cui ognuno potrà esprimere i propri dubbi ed il proprio punto di vista.
Ogni incontro ha una sua autonomia, anche se è preferibile partecipare a tutto il ciclo per cogliere il senso complessivo del percorso.
I docenti
Paolo Pendenza si è laureato in fisica presso l’Università “La Sapienza” di Roma con una specializzazione in astrofisica teorica, ha insegnato matematica e fisica per 18 anni in vari licei del Trentino ed attualmente è Dirigente scolastico nell’Istituto di Istruzione superiore “A. Degasperi” di Borgo Valsugana (TN). I suoi interessi professionali lo hanno portato ad approfondire vari temi inerenti la didattica, la comunicazione scientifica e la filosofia della scienza, anche grazie a collaborazioni con l’Università di Trento e di Bologna.
Ha tenuto numerosi corsi di divulgazione scientifica e conferenze sulla fisica moderna ponendo un’attenzione particolare agli aspetti concettuali ed epistemologici delle questioni affrontate.
Negli ultimi tre anni anni è stato docente dei Third Culture Seminars dedicati alla filosofia della scienza presso ASIA.
Giorgio Santi si è laureato in fisica presso l’Università di Milano con una specializzazione in meccanica quantistica. Ha conseguito l’abilitazione all’insegnamento secondario superiore in fisica e matematica e il dottorato di ricerca in Didattica della Matematica presso l’Università di Bologna. È autore di pubblicazioni nazionali e internazionali riguardanti l’insegnamento e l’apprendimento della matematica anche in situazioni speciali e ha partecipato come relatore a convegni nazionali e internazionali. Ha avuto diversi incarichi di insegnamento presso l’Università di Bologna, dal 2005 ha lavorato in vari istituti superiori della provincia di Bologna ed attualmente è insegnante di sostegno presso l’Istituto “E. Majorana” di San Lazzaro.
Ha partecipato a numerosi seminari di materie scientifiche organizzati da ASIA – Vacances de l’Esprit anche come traduttore di docenti stranieri.
Roberto Ferrari, laureato in biologia presso l’Università di Modena con successive specializzazioni in biochimica ed entomologia, per oltre 20 anni ha operato presso l’Università di Bologna con ricerche su biologia e comportamento degli Insetti Sociali sul campo e in laboratorio. I suoi campi di interesse si estendono all’epistemologia, alla biologia teoretica e alla etologia cognitiva basata sull’emergenza di menti collettive e sull’approccio enattivo di Francisco Varela. Con il Centro Studi Asia diretto da Franco Bertossa ha condotto ricerche sulla filosofia della mente, gli studi sulla coscienza, e una Vacances de l’Esprit nel 2009 dal titolo “Darwinismo, biologia teorica ed esperienza”. Sempre per il Centro Studi Asia è stato invitato più volte a condurre interventi e seminari in diverse università italiane e straniere, tra cui l’École Polytecnique e l’École Normale Supérieure di Parigi.
Tutti e tre i docenti frequentano da circa 20 anni l’Associazione ASIA e sono allievi di yoga e meditazione del maestro Franco Bertossa, le cui intuizioni filosofiche hanno ispirato le lezioni dei Third Culture Seminars dedicate alla filosofia della scienza.